Scambio Semi e Saperi – Chi burdèl dla campurèla – L’appuntamento annuale
Eccovi le linee guida di questa importante e fondamentale iniziativa attraverso alcune parole chiave:
Seme, scambio e dono, racconto e trasmissione di storie e saperi, partecipazione attiva e sostegno
Seme
Tutto ruota e vuole ruotare attorno al seme e alla Natura.
E’ e vuole essere il luogo dello scambiosemi.
Per questo da anni si è scelto di non essere il luogo dove vengono organizzati mercatini o spazi per promozione di attività personali, sebbene ne comprendiamo il valore e l’importanza.
Per non spostare il focus e l’attenzione, per direzionare tutte le energie attorno alla storia del seme e della vita, quella cosa piccolissima capace di generrea qualcosa di immenso.
Scambio, dono
Per una scelta ben misurata e pensata, non deve esistere nessuna vendita né ricavo personale di moneta attorno al seme.
Ogni seme può essere o scambiato o donato: si può scambiare semi con altri semi o talee, oppure barattare con qualche autoproduzioni alimentare, o in cambio di tempo e aiuto…o semplicemente con un sorriso…
Nessuno in questa occasione può ricevere denaro per i propri semi…e se proprio qualcuno vuole fare un’offerta volontaria economica, allora lo si invita a metterli nella pentolaccia delle offerte per l’autofinanziamento delle attività attorno allo scambiosemi, che trovate sempre all’ingresso.
Il denaro circola in modo spontaneo per sostenere azioni collettive e non individuali.
Racconto e trasmissione di storie e saperi
Nel gesto di scambiarsi il seme, è nascosto un altro gesto altrettanto importante affinché esso continui a vivere: è la partica del racconto. Il passaggio di semi tra le mani passa imprescindibilmente attraverso la condivisione delle loro caratteristiche, del terreno e delle tecniche di coltivazione, ma soprattutto attraverso la trasmissione della loro storia, da dove vengono e attorno a loro cosa è successo, nelle case, nei piatti, nei mercati, nel paesaggio…
Partecipazione attiva e sostegno
Lo scambiosemi è un evento autogestito, autorganizzato e volontario.
La prima azione di volontariato, fatto di cure e attenzioni, metodologie e osservazioni, è nei campi e negli orti. Senza contadini e appassionati, di qualunque provenienza ed entità, che scelgono di coltivare varietà locali, biologiche e non ibride e di preservarne il seme, lo scambiosemi non potrebbe esistere.
Dagli orti il viaggio del seme continua con l’intento di arrivare a più persone possibili e per assicurarsi la Vita, così come fa la Natura, e come Vento o come insetti, abbiamo il compito di disperdere semi.
Senza la partecipazione attiva di tutti, questo evento non potrebbe esistere nè continuare nel tempo.
Senza il desiderio di conoscersi e sostenersi a vicenda, la rete stessa andrebbe indebolendosi, perché come radici, anche le relazioni necessitano di nutrimento, e cosi come fa la Natura, che sostiene e abbraccia, anche lo scambiosemi integra la volontà di sostenere quelle realtà che lavorano per il sociale e la comunità.
Grazie per condividere e sostenere!
Chi burdèl dla Campurèla