
Marcia No eolico – Comunità Resistenti
SABAT0 10 GIUGNO, ORE 10
partenza dal cimitero di Villore (Mugello) e altri luoghi sulla mappa
*Marcia No eolico (1.30 h)*
Partiremo a piedi da sentieri diversi per convergere tutti insieme sul
Monte Giogo di Villore, Vicchio, Mugello. Inizieremo a conoscere un
territorio che e’ anche la nostra “casa”. Durante la bellissima
camminata
sul crinale alcune soste informative ci permetteranno di capire perché
nessun impianto eolico industriale deve essere costruito nè qui nè
altrove.
Pranzo al sacco (porta quello che vorresti trovare!)
ORE 15
*Comunità resistenti*
Che funzione ha il radicamento nei territori all’interno del quadro
delle
lotte per la difesa dalle devastazioni? Che strumenti abbiamo a
disposizione per costruirlo?
Sviluppare pratiche di resistenza dal mutualismo alla sovranità
alimentare
ci sembra centrale per sostenere le nostre battaglie nel lungo periodo.
Ne parliamo in un’assemblea aperta dove le comunità si raccontano,
descrivendo pratiche e progetti sviluppati nei propri percorsi,
ricercando
insieme un focus sul concetto politico di “radicamento” attraverso una
visione agroecologica come forma di cura e di lotta.
A seguire cena conviviale
Per chi si vuole fermare a dormire, chiamare:
Marzio 333-9339852
La crisi eco-climatica, se vogliamo chiamarla così, è un realtà ormai
innegabile e lo sarà sempre di più nel prossimo futuro.
L’apparentemente
inarrestabile devastazione del pianeta in nome del progresso e la
concomitante repressione di forme di vita altre assume forme sempre più
sofisticate ed efficenti e le strategie di resistenza che si possono
mettere in atto devono fare conto anche con questi cambiamenti.
Come attivist3 in difesa dei territori, pensiamo che sia importante
provare
a coniugare le nostre esperienze per trovare pratiche condivise e nuovi
strumenti per contrastare la distruzione di questo pianeta ed immaginare
insieme modi nuovi per abitarlo.
Le domande che vogliamo porci sono tante e, come movimento contadino,
vediamo nel radicamento una prima risposta, una forma di difesa e cura,
fondamentale per le lotte ecologiste. Radicarsi significa vivere in
stretta
intimità con la terra, diventandone custodi nel tempo, stagione dopo
stagione, imparando insieme a lei a conoscerne ogni aspetto e mutamento.
Un passo in più che lancia lo sguardo verso il lungo periodo, con la
costruzione di percorsi mutualistici basati sulla solidarietà politica
e
l’azione concreta.
Ritrovarsi insieme tra realtà resistenti diventa una priorità per
tracciare
una linea comune, contaminarci e intessere nuove relazioni, riportando a
casa un bagaglio, una sorta di “cassetta degli attrezzi”, utile a
migliorare i nostri progetti e portarli avanti con rinnovati stimoli ed
energie.