Durante una esperienza di Wwoofing in Toscana ho partecipato all’incontro annuale 2017 della Rete Semi Rurali, tenutosi al Centro Panta Rei a Passignano sul Trasimeno il 15 e 16 Dicembre.
Per me è stato il primo incontro con le persone di questa rete e le tematiche che essa affronta. Sono tematiche abbastanza complicate perché hanno a che fare con il linguaggio tecnico scientifico della genetica, quello delle normative legislative e con quello del mercato.
Riporto qualcosa dai miei appunti sulla interessante esperienza per i soci Wwoof : Wwoof Italia è socia e come tale partecipa alle attività della Rete Semi Rurali .
La Rete Semi Rurali nasce nel 2007, ma già dal 2000 si forma un gruppo di persone il cui intento è quello di promuovere e favorire la biodiversità in agricoltura.
Il tema dell’incontro è stato “Costruiamo i sistemi sementieri di Rete Semi Rurali”. Questo tema è stato al centro del dibattito anche nell’incontro del 2016. Oltre ad essere occasione per discutere e riflettere su un tema principale, l’incontro annuale della Rete Semi Rurali è anche un momento per (re)incontrare e conoscere le persone coinvolte, dato che ci sono stati il pranzo e la cena condivisi.
Tra i partecipanti c’erano persone delle organizzazioni socie della Rete Semi Rurali, agricoltori, persone che lavorano per piccole aziende sementiere, studenti, ricercatori e persone che operano all’interno di consorzi, filiere e distribuzione.
La varietà di prospettive delle persone, date le diverse provenienze ed occupazioni, hanno favorito un dibattito ampio e non troppo spacialistico.
In quest’incontro si è voluto riflettere sull’attività finora svolta dalla Rete Semi Rurali nel corso degli oltre 15 anni di vita; gli effetti che essa ha avuto e su dove e come si vuole procedere nel futuro. Questo grazie ad un documento elaborato dalla Rete che ci è stato consegnato ed all’intervento delle persone che portano avanti in prima persona le attivita’, in particolare Riccardo Bocci e Riccardo Franciolini hanno fornito il quadro di introduzione ed hanno risposto a molte domande. Poi si sono alternati momenti di lavoro in grupppo a momenti di dibattito comune.
La Rete dalla sua nascita si è impegnata per salvaguardare il ruolo dell’agricoltore nella produzione di sementi, quindi ha contribuito a definire il quadro nazionale per le varietà da conservazione e le leggi ragionali. Tuttavia questi strumenti raggiunti vengono utilizzati molto poco dagli agricoltori perché inseriti in un sistema troppo burocratizzato ed istituzionalizzato. Durante l’incontro annuale 2017 dunque la Rete Semi Rurali si è proposta di riflettere sulle possibili strategie che ha per favorire la costruzione di sistemi sementieri locali diversificati e pluralistici dove si riesca ad integrare il sistema informale di scambio ed autoproduzione del seme con quello formale di vendita del seme stesso.
All’interno di questo dibattito alcuni dei temi su cui abbiamo riflettuto sono stati:
- la definizione e significato di termini specifici come ad esempio varietà da conservazione e popolazione;
- il triplo ruolo che il seme riveste come semente, come risorsa genetica e come prodotto;
- l’esistenza di differenti e definite politiche e legislazioni per ciascuno dei tre citati usi del seme;
- gli esempi di realtà locali in cui si è riuscito a produrre e distribuire un seme sano di varietà locale e gli aspetti comunitari di tali realtà;
- le differenze tra sistema sementiero formale en informale e la loro possibile integrazione;
- la diversità di opinione tra i partecipanti sulla modalità e misura in cui far circolare la semente fuori dalla comunità;
- la “gestione comunitaria della diversità” come il rinnovato paradigma che la Rete porta avanti all’interno dei vari progetti di ricerca in cui con la collaborazione di ricercatori le aziende agricole sperimantano la coltivazione di popolazioni invece che di varietà;
La Rete Semi Rurali ha voluto anche ricordare che quest’anno si e’ giunti a registrare e certificare per la vendita alcune popolazioni evolutive di Frumento Tenero Solibam. Le quantità per la vendita sono ancora molto ridotte. Sono ancora in fase di moltiplicazione popolazioni di Frumento Duro.
L’incontro si è chiuso con l’auspicio espresso da diverse persone che questi temi possano entrare nelle scuole, sia sotto forma di conoscenza ed educazione per i più giovani sia sotto forma di prodotti da consumare nelle mense.
Sul sito di Rete Semi Rurali si trovano numerose schede informative e tecniche, i notiziari da loro pubblicati, i progetti a cui partecipano e il calendario delle attività. http://www.semirurali.net
Carlotta
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