Da un po’ di tempo c’è in Sicilia un entusiasmo particolare quando si parla di WWOOFing. In una terra che così tanto ha da offrire dal punto di vista agricolo e da quello umano è un piacere notare come cresca la voglia di partecipazione e di condivisione delle proprie conoscenze ed esperienze: l’incontro locale del 6 aprile ha confermato in pieno la voglia di impegnarsi ed essere attivi all’interno dell’associazione.  Lo staff di WWOOF Italia ha avuto il piacere di poter dare il proprio contributo nel tenere uniti i punti della mappa di questo rinnovato interesse, ricevendo in cambio tutta l’accoglienza e l’ospitalità che questa terra sa dare.

La riunione locale

Il 6 aprile, a parlare di WWOOF nell’azienda di Giuseppe Grasso a Vizzini (CT) c’erano una trentina di soci seduti in cerchio sulle balle di paglia. Per tanti, è stata l’occasione di conoscersi per la prima volta, per altri quella di incontrare di nuovo vecchi amici: il cerchio di presentazione ha occupato così buona parte della mattinata, prima che lo staff riportasse le ultime novità dal mondo WWOOF, dalla possibilità di iscrizione di coppia alla lista dei wwoofer consultabile dagli host. Le chiacchiere durante il pranzo nel grande salone di Giuseppe hanno contribuito ad infittire la rete, prima di passare ad approfondire tutte le curiosità e i dubbi degli host presenti, dalla copertura assicurativa ai principi di base del rapporto host-wwoofer (come il divieto di scambi monetari tra l’uno e l’altro in entrambe le direzioni). Una giornata di tessiture produttive, di scambi di informazioni e di contatti, che ci auguriamo abbia fatto da moltiplicatore alle energie che ognuno mette nelle proprie fattorie.

il coordinamento in Sicilia

Parlando di coordinamento, dalle altre regioni si guarda alla Sicilia con interesse per la capacità che c’è stata di trovare un buon numero di persone che hanno raccolto il testimone dai nostri coordinatori storici, per continuare a far sentire in maniera capillare sui territori la presenza di WWOOF. C’erano anche Nirav e Vittorio, alla riunione, a fare da chioccia alle nuove leve e a rinfrescare i rudimenti del mestiere: poi, i giorni successivi hanno fornito allo staff l’opportunità di conoscere di persona vari coordinatori conosciuti finora solo per telefono. Andrea, che al centro della Sicilia sta mettendo tutto sè stesso per portare avanti l’ambizioso progetto della sua azienda. Ambrogio, attivista e pioniere dei grani antichi che cura in loco tutta la filiera dei cereali. Adrien, che dà una mano in provincia di Siracusa a visitare gli aspiranti host. Qui, quasi ogni provincia ha un coordinatore, ed è importante per una regione così grande e così periferica, ovvia destinazione di tanti WWOOFer, avere voci diffuse che aiutino nel momento del bisogno e trasmettano i giusti messaggi.

Grazie!

Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento di queste giornate, e in particolare a Giuseppe che ci ha ospitato e a Nicolò, che non solo coordina la zona attorno a Caltagirone ma con generosità ci ha donato parecchio del suo tempo per realizzare questo incontro. Se a livello nazionale negli ultimi tempi l’appello principale è stato quello alla partecipazione, qui è toccato con mano che è stato pienamente recepito: e non può che essere di buon auspicio per tutto il movimento WWOOF italiano