L’anno Duemilasette, il giorno tre del mese di marzo presso lāazienda āRoncareggiā in San Vincenzo (LI) via della Caduta 5, alle ore 15,00 si riunisce lāAssemblea generale della Associazione WWOOF ITALIA per discutere e deliberare sul seguente Ordine Del Giorno:
a) verifica e discussione sul bilancio consuntivo 2006;
b) verifica e discussione sul bilancio preventivo 2007;
c ) Varie ed eventuali.
Il Presidente Claudio Pozzi dopo aver constatato la presenza iniziale di trentatre soci (25 Hosts e 8 viaggiatori), dichiara valida la riunione e nomina segretario Giuseppe Riggio, al quale affida la redazione del presente verbale.
Dopo un saluto di benvenuto ai presenti, inizia a relazionare sui personaggi rappresentativi di varie associazioni, invitati alla odierna riunione per approfondire vari argomenti di interesse sociale ed ambientale. Dei molti invitati, molti sono al momento assenti, alcuni per motivi di salute, ma alcuni invitati come Bridget, sono invece presenti allāassemblea ed esporranno le loro conoscenze, progetti ed esperienze nei campi di interesse della nostra associazione.
Ci sarĆ inoltre una relazione del gruppo dei coordinatori, e lāesposizione di alcune esperienze da parte di alcini wwoofers.
Si comincia comunque con lāesposizione del bilancio consuntivo 2006, esposto in modo parallelo a quello del 2005, per consentire di fare un confronto su cosa varia negli anni. Viene distribuito una copia del bilancio 2006, che era comunque giĆ stata spedita via e-mail a tutti i soci.
Durante lāesposizione dei dati del bilancio, vengono poste varie domande a cui si danno immediate risposte, da parte del presidente o di altri consiglieri. Le varie voci del bilancio vengono lette e commentate dal presidente allāassemblea. Nella lettura e spiegazione delle voci di bilancio, il presidente si sofferma su quelle che piĆ¹ ritiene opportuno spiegare; tra queste, ad esempio, spiega ampiamente la voce ārimborsi amministratoriā; le spese per riunioni ed assemblee; le spese telefoniche; le consulenze del lavoro ed amministrative; la spesa per lāassicurazione dei volontari, che rappresenta il costo principale della nostra associazione, ed a tal proposito ci si sofferma a parlare dei costi e delle coperture che la polizza assicurativa dĆ ai soci; Claudio espone altre voci, quali lāāattivo circolanteā, le immobilizzazioni, la ādisponibilitĆ liquidaā, le voci del āpassivoā, eccā¦
Si passa alla discussione collettiva prima della votazione ed alla manifestazione individuale di voto; a tale proposito Angelo De Marco esprime il suo voto contrario allāapprovazione del bilancio 2006; a tale voto contrario si associa anche il socio Giuseppe Riggio; mentre tutti gli altri presenti votano favorevolmente allāapprovazione del bilancio 2006, con un solo astenuto.
Maria JosĆØ interviene quindi per esporre quanto ĆØ stato fatto dai coordinatori nel passato anno. Precisa quali coordinatori regionali hanno partecipato alla riunione di stamattina e chi comunque anche se assente ha resocontato per iscritto alla riunione; delle regole che i coordinatori si sono dati e che hanno anche formulato in forma scritta; regole e proposte che Maria JosĆØ espone allāassemblea. Unāesperienza interessante, comunicata da alcuni coordinatori ĆØ che dopo una visita del coordinatore da cui cāĆØ stata una sensazione negativa, ha dato come risultato che lāazienda visitata non ha rinnovato la propria iscrizione lāanno successivo; si propone ancora una maggiore flessibilitĆ da ambo le parti riguardo allāorario di lavoro stabilito dallāassociazione, che va sempre concordato con libertĆ tra le parti; altra proposta ĆØ di espellere i soci viaggiatori che dicono di andare in unāazienda e poi non ci vanno e neanche avvisano; lo stesso vale al contrario se lāhost invita a venire il viaggiatore e poi non lo ospita; comunque i coordinatori forniranno al consiglio le loro discussioni, progetti e proposte per iscritto. I coordinatori propongono di inserire la possibilitĆ di espulsione di wwoofers o di hosts in caso di inosservanza degli impegni di ospitalitĆ presi reciprocamente. Lāassemblea approva unanimemente tale proposta; il consiglio si impegna a trovare la forma piĆ¹ idonea per attuare tale variazione al regolamento, valutando se si proporrĆ una sospensione temporanea o lāespulsione definitiva del socio inadempiente. Viene votato dallāassemblea se la sanzione da dare al socio sia lāespulsione o la sospensione: lāassemblea vota a maggioranza per la espulsione, con possibilitĆ di reintegrazione per ravvedimento.
Riguardo allāapprovazione del bilancio preventivo 2007, attualmente non redatto in forma definitive e non ancora distribuito ai soci, Claudio chiede ad Alan di esporre quali sono i progetti per il 2007 ed agli altri soci di fare proposte, rinviando la sua approvazione a quando sarĆ redatto in forma definitiva.
Alan e Claudio espongono il progetto di stampare le magliette con il simbolo del Wwoof, e vari soci si impegnano a chiedere preventivi di spesa per la realizzazione di tale progetto.
Giada di Roma espone dettagliatamente le iniziative in corso per lāampliamento dellāesperienza dei mercati contadini nelle cittĆ , riguardo allāautocertificazione ed anche sul progetto da sviluppare col Wwoof Italia di riprendere la tradizione iniziale del Wwoof Inghilterra di avvicinare i consumatori con i produttori, anche con lo scambio di ospitalitĆ ed aiuto nei soli week-end.
Claudio illustra sommariamente il progetto di Bridget che consiste essenzialmente nel risarcimento della natura per lāinquinamento e lāenergia che le sottraiamo per il fatto di viaggiare (ad es. come wwoofer), risarcimento da fare tramite piantagione di alberi nelle aziende wwoof, con lāimpegno di mantenerli in vita e farli crescere per almeno 20 anni.
Dopo una breve pausa per il ācaffĆØā, si riprendono i lavori dellāassemblea, con lāintervento di Walter di Arezzo che espone la situazione attuale rispetto alle autorizzazioni sanitarie da chiedere per potere trasformare e commercializzare i prodotti agricoli. Le normative europee finora emanate sono state vessatorie verso i piccoli produttori e favorevoli per le grosse aziende multinazionali. Lāassociazione Asci di cui Walter fa parte ĆØ stata promotrice di un percorso di sviluppo e sostenibilitĆ dei piccolii produttori contadini, in particolare biologici. Ultimamente cāĆØ stato uno sviluppo ed una moda di questi mercatini locali e/o bio, ma si sta verificando una grande confusione ed anche infiltrazione, in questo mondo di piccoli produttori, di commercianti, di politici ecc.. quando non si accetta ad esempio il controllo dei locali politici, volendo restare indipendenti, si viene ricattati con lāinvio dei controlli Usl, e relative diffideā¦
Per superare tali problemi, sono stati stilati dei regolamenti regionali e Cee, che prevedono una distinzione tra la produzione primaria agricola (ad es. grano, frutta, ecc.), con lāobbligo di notificare la produzione al comune, e la produzione secondaria (es. olio, vino, formaggio,ā¦), con lāobbligo di registrazione e di riconoscimento, previa D.I.A, verifica entro 60 giorni dallāUsl, e conseguente divieto di iniziare a produrre e vendere finchĆØ lāUsl non dice che va bene. In Friuli tale metodo ĆØ stato contestato, e si ĆØ ottenuta una semplificazione. Attualmente chi inizia a trasformare i propri prodotti agricoli, deve affrontare tutti questi problemi. Ci sono alcuni modi di superare qualcuno di quasti problemi: se la produzione e trasformazione ĆØ casalinga in piccole quantitĆ (piccola produzione occasionale ā regolamento CEE e regionali); si puĆ² anche chiedere una regola per produzioni tradizionali, o anche per produzioni effettuate in zone geografiche svantaggiate senza possibilitĆ di adeguarsi a tutte le norme igieniche; si puĆ² anche dichiarare che si sta confezionando il proprio prodotto presso un altro laboratorio autorizzato; anche gli agriturismi, fino a 12 posti letto,possono preparare i propri prodotti in piccoli quantitativi (es 10 Kg al giorno di marmellate), da vendere ai propri ospiti; anche il piccolo produttore occasionale puĆ² vendere i propri prodotti se li etichetta con i dati previsti e sotto propria responsabilitĆ ; ci sono diversi obblighi a seconda del prodotto: ad es. le uova si possono vendere solo in azienda e non fuori, i prodotti animali devono essere tutti a norma, ma ci sono situazioni diverse in ogni provincia dāItalia, in alcune ci sono piĆ¹ controlli in altre meno. Comunque la cosa importante ĆØ quella di non delegare la difesa dei propri diritti ad altri ma di informarsi sulle leggi, i regolamenti, gli usi, e di scambiare le esperienze tra noi. La migliore strategia attualmente ĆØ quella di continuare con i mercatini locali, anche se occorre accordarsi con i comuni; oppure di lavorare con i G.A.S., dove le Usl non possono intromettersi.
Sullāargomento, di comune interesse, intervengono anche Angelo, Pino, Claudio, Giada. Questāultima racconta le esperienze fatte a Roma con il mercato āTerra terraā, con il fenomeno di imitazione e di richiesta da parte della politica locale di sviluppare questi mercatini locali, perchĆ© fanno tendenza, e la gente affluisce numerosa, arrivando a garantire lāassenza di controlli sanitari, anche perchĆ© comunque i produttori autocertificano (sono state create varie schede di autocertificazione) la genuinitĆ dei propri prodotti. I produttori si sono anche posti obiettivo di ridurre i prezzi al consumatore, consentendo anche a chi ha poche risorse economiche di accedere a cibi di qualitĆ , discorso opposto a quello che ĆØ la politica di Slow Food.
Walter conclude il suo intervento esponendo il suo progetto di stilare un piccolo manuale, dove si spiega come risolvere i vari problemi che il piccolo produttore incontra quando vuole vendere il suo prodotto. Tale prontuario, di dimensioni essenziali, sarĆ controllato anche da avvocati ed esperti, e sarĆ infine diffuso tra gli interessati, ma senza alcuna responsabilitĆ di completezza o esattezza nei confronti di chi lo userĆ , ma verranno indicate le fonti dove si possono reperire informazioni sugli obblighi legali e sulle buone prassi igieniche. Viene fatto un applauso spontaneo dallāassemblea a Walter. Ci si propone di scambiarsi indirizzi e informazioni sullāargomento, per tenersi aggiornati e risolvere tali problemi.
Si da la parola ad Alan che illustra il progetto di Bridget sulla proliferazione di anidride carbonica, con i due aspetti di diminuirne la produzione e ridurne la presenza, tramite la piantagione di alberi.
Si ĆØ fatto lo studio su quanta CO2 si produce viaggiando con i vari mezzi di locomozione. La proposta sarebbe di chiedere ai soci di piantare alberi, con raccolta di fondi da parte dei soci e disponibilitĆ di terreni da parte di aziende che aderiscono al progetto. In tal caso si potrebbe finanziare lāazienda wwoof che si impegna a piantare alberi che durino almeno 20 anni. Una wwoofer inglese, propone di acquistare terreni marginali con i soldi in surplus del bilancio wwoof, da destinare al rimboschimento. Rosa propone di scambiarsi informazioni e piante-semi di piante e alberi, che siano adatti allāambiente e che siano varietĆ tradizionali. Dario evidenzia la problematica della conoscenza del terreno e delle piante adatte, nonchĆ© della tecnica di piantagione e coltivazione. Claudio ricorda che tale progetto ĆØ stimolante per unāassociazione come la nostra che favorisce i viaggi, ma anche per ogni socio che comunque viaggia nella sua vita personale, e di ragionare su cosa rappresentano gli alberi, e su tutti gli effetti che ne derivano. Alan aprirĆ un forum sul sito del wwoof su questo argomento, tutti sono pregati di intervenire.
Alle ore 20,15 il presidente, non avendo null’altro su cui deliberare, dichiara chiusa la riunione mediante redazione, lettura, approvazione e sottoscrizione del presente verbale.
Il Presidente (Claudio Pozzi) Il Segretario (Giuseppe Riggio)
I Soci
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