E’ stata una riunione importante, quella che si è tenuta presso i nostri soci host della fattoria Il Rosmarino dal 27 al 29 settembre. Sono tanti i bisogni a cui questo raduno ha saputo rispondere, dando conferme non solo alla quarantina di soci che hanno partecipato, ma all’associazione tutta. Bisogno di riconoscersi e di capirsi, tornando ad essere un gruppo più unito e coeso. Bisogno di conoscere meglio i territori e le persone che ci ospitano durante questi incontri autunnali itineranti. Bisogno di continuare a progettare, rinnovando i ruoli mantenendo solide le relazioni.
La riunione della Comunità di Consiglio
Già da giovedì sera il gruppo più ristretto di soci che fanno parte della Comunità di Consiglio si è ritrovato a Marcon (Venezia) per portare avanti i temi lanciati durante la prima riunione a Marzabotto in giugno: dal ruolo futuro della facilitazione all’interno della nostre assemblee alla valutazione di nuove e vecchie collaborazioni in cui impegnarsi (progetto Treeonfy, Mondeggi Bene Comune). Il gruppo che si è occupato del bando Crescono con noi ‘25-’28 ha concluso i propri lavori e il bando è già online; un nuovo gruppo di lavoro si è creato per analizzare la situazione retributiva dello staff in prospettiva di una discussione più approfondita alla prossima Comunità di Consiglio, a inizio gennaio.
Storici soci del Veneto
E’ la prima volta che WWOOF ha organizzato una riunione nazionale in questa parte del Veneto, ed è stata allora l’occasione per conoscere più da vicino l’attività di due nostri soci storici, che da tanto rendono vivo di relazioni e di contenuti a noi cari questo territorio così antropizzato. Piergiorgio e Cristina, i padroni di casa, hanno riassunto il loro impegno decennale su queste terre, dagli entusiasmi e i progetti iniziati trent’anni fa fino alle difficoltà dell’ultimo periodo, che renderanno necessari cambiamenti importanti e richiederanno la collaborazione di altre persone che aiutino a portare avanti l’azienda. Nicoletta, la nostra coordinatrice del Veneto, abita poi a pochi chilometri di distanza, e ha mosso qui i suoi primi passi come WWOOFer: passi che poi l’hanno portata lontano, alla creazione di una incredibile casa delle sementi domestica e all’ideazione di un orto urbano collettivo che dimostra come ovunque si possa creare agricoltura giusta e sana.
Ricucire la tela dei rapporti
Il focus di queste giornate è stato però rivolto al coordinamento e, prima ancora, ai coordinatori. Sotto gli occhi attenti di un facilitatore esperto come Delfino, è arrivato il momento di prendersi cura delle relazioni interne a un gruppo che da quasi vent’anni presta il proprio tempo e la propria energia all’associazione: un gruppo in cui si sono create amicizie e senso di comunità, ma in cui negli ultimi anni sono nati anche malumori e incomprensioni. Andavano ricuciti alcuni sfilacciamenti e alleggeriti i pesi che impedivano di avanzare con serenità: non sempre è facile fare emergere il non detto e le tensioni in contesti così ampi, ma gli sguardi e l’abbraccio finale che hanno riunito questo gruppo vanno vissuti con l’ottimismo dei nuovi inizi.
Chi è un coordinatore?
Chi è un coordinatore? Che cosa fa? Come si diventa coordinatori? Sono le domande a cui insieme si è cercato di dare una risposta, avviando un processo di rinnovamento di questa figura centrale per le dinamiche associative. In parte le risposte saranno le stesse degli ultimi vent’anni, in parte cambieranno, come del resto è cambiata WWOOF Italia. Oltre che continuare a far visite d’ingresso agli aspiranti host (tema che ci ha tenuti occupati tutto il venerdì pomeriggio), sarà fondamentale avere sui territori dei coordinatori che sappiano animarlo, propongano contenuti, facciano da collante tra i soci, creino reti tra WWOOF e il resto del mondo agricolo e non. Ma è un processo di rinnovamento appena iniziato, in cui sarà fondamentale il consenso e l’apertura a nuove soluzioni.
Appuntamento a Marzo
Chi è stato ad un incontro WWOOF, già si immagina quale sia stato il contorno di tutto il lavoro svolto al Rosmarino: i pranzi e le cene organizzate da Federica (con l’aiuto di Martin e degli altri WWOOFer), i balli alla sera (questa volta sono stati i Kola Camoma ad accompagnarci), lo scambio dei prodotti portati da ognuno. Siamo usciti con già in mano le date del prossimo incontro: dal 28 febbraio al 2 marzo 2025 a Villa Prelato, a Fano. Sarà l’occasione per continuare a lavorare sui temi che sono emersi e verificare l’andamento delle nuove iniziative. Intanto, teniamoci buono l’essersi lasciati la domenica al Rosmarino con un sorriso più aperto di quello con cui siamo arrivati.
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