Ogni anno diverse decine di ragazze e ragazzi dai 16 ai 18 anni partecipano al Progetto Minori di WWOOF Italia. Alcuni di loro sono italiani e magari visitano una fattoria vicino al loro paese di residenza, mentre altri arrivano dall’estero per conoscere la vita rurale in Italia.
Per gli host accogliere dei minorenni può essere una sfida, e di certo richiede un impegno maggiore e una sensibilità diversa rispetto all’ospitalità di volontari più maturi. Però anche la soddisfazione può essere più alta, e possono nascere degli scambi al di sopra delle proprie aspettative. I nostri host Elena e Soheil ci raccontano la loro esperienza con Róza, Lilly, Mia, Gabi, quattro ragazze minorenni arrivate dalla Repubblica Ceca.
“Abbiamo accolto la proposta di WWOOF di offrire un’esperienza di volontariato anche a ragazzi minorenni.
Non sapevamo che cosa aspettarci, immaginavamo un’esperienza impegnativa e nella quale avremmo dovuto dedicare molte attenzioni ed energie dato il target di età.
Siamo stati stupendamente sorpresi da quanta ricchezza ci sia arrivata e quanti più insegnamenti ci siano arrivati da Róza, Lilly, Mia e Gabi: le quattro meravigliose ragazze della Repubblica Ceca che abbiamo ospitato.
Sono entrate ad Oobeh con una bellissima carica ed energia di condivisione, ci hanno dato una mano in varie attività nella nostra comunità e abbiamo avuto l’opportunità di scambiare momenti di condivisone culturali e di vita attorno ad un falò e tra una nuotata e l’altra nel fiume…
Ci hanno aiutato in tanti lavori: si sono prese cura dell’arredamento interno di una stanza che abbiamo restaurato da poco, hanno creato tende mettendo il loro tocco artistico colorato e creativo, hanno analizzato e studiato con attenzione le piante che abbiamo nel campo, si sono prese cura dell’orto, hanno partecipato a tutte le attività quotidiane comunitarie… E tanto tanto altro.
Siamo grati di questa esperienza e al team di WWOOF per questa nuova iniziativa 🙂
Pieni di gioia,
Soheil e Elena”
A loro volta anche le nostre giovani WWOOFer si sono trovate benissimo presso la realtà che le ha accolte. Quattro ragazze di 17 anni, piene di intraprendenza, che già l’estate scorsa avevano fatto un’esperienza WWOOF in Italia. Ecco le loro parole a descrivere il periodo trascorso da Soheil ed Elena.
“At Oobeh house we all felt welcomed by both Soheil and Elena. Even though we were all probably a bit unsure how it’s gonna go, since we are a group of four seventeen year old students, we can now for sure say that our stay there was abundant and in the end we were hoping that we could stay for longer.
The activities there was very diverse. There was something new to do everyday, and not just regular work, we also got to cook, go swimming together, make art, listen to music or even meet the family of Elena. Being bored was one thing that we did not have to worry about.
Working and living together we got to know Soheil.. going to work very early in the morning and after coming back from exhausting day at work, he still worked on the house with us. … and Elena, sharing our thoughts together, talking about her spiritual journey and our lifestyles. We could see that they both feel fulfilled by this community lifestyle and by working on this project together with so many various people from all over the world.
We also met other volunteers from many different places which was great.
We left feeling in harmony, with much new knowledge and that we left something behind that will hopefully make us remembered in the house. Just as we will remember the house, Elena, Soheil, the dogs and the others we met. And if all goes well, one day we will get to visit and light the fire together once again.
Thank you all!
With love,
Róza, Lilly, Mia, Gabi :)”
[Ad Oobeh ci siamo sentiti tutti accolti calorosamente sia da Soheil che da Elena. Anche se probabilmente eravamo tutte un po’ incerte su come sarebbe andata, dato che siamo un gruppo di quattro studentesse di diciassette anni, ora possiamo dire con certezza che il nostro soggiorno lì è stato abbondante e alla fine speravamo di poterci fermare più a lungo.
Le attività erano molto varie. C’era qualcosa di nuovo da fare ogni giorno, e non solo il lavoro di routine, ma anche cucinare, andare a nuotare insieme, fare arte, ascoltare musica o persino incontrare la famiglia di Elena. Non dovevamo preoccuparci di annoiarci.
Lavorando e vivendo insieme abbiamo imparato a conoscere Soheil… che andava a lavorare molto presto al mattino e che, dopo essere tornato da una giornata di lavoro estenuante, continuava a lavorare alla casa con noi. … ed Elena, condividendo i nostri pensieri, parlando del suo cammino spirituale e dei nostri stili di vita. Abbiamo potuto constatare che entrambi si sentono appagati da questo stile di vita comunitario e dal fatto di lavorare a questo progetto insieme a tante persone diverse provenienti da tutto il mondo.Abbiamo anche incontrato altri volontari provenienti da molti luoghi diversi, il che è stato fantastico.
Ce ne siamo andate sentendoci in armonia, con molte nuove conoscenze e con la consapevolezza di aver lasciato qualcosa che speriamo ci faccia ricordare nella casa. Così come ricorderemo la casa, Elena, Soheil, i cani e le altre persone che abbiamo incontrato. E se tutto va bene, un giorno torneremo a trovarli e ad accendere il fuoco insieme.
Grazie a tutti voi!”.
Con affetto
Róza, Lilly, Mia, Gabi :)]
0 commenti