una riflessione bioregionalista estremamente attuale
Parafrasando Aldo Leopold e il suo Pensare come una montagna, oggi è proprio il caso di dire che c’è la necessità di “pensare come un bacino fluviale”. L’esortazione di Leopold è dei primi anni ’40 del secolo scorso ed è un invito a vedere la montagna non semplicemente come un ammasso di risorse forestali, minerarie, idriche, paesaggistiche, di flora e fauna o di tempo libero, ma come un valore in sé da preservare e usare con cautela, rispettandone le dinamiche, le connessioni e lo spirito. La stessa cosa potremmo dire per foreste, oceani oppure i bacini fluviali, saliti agli onori della cronaca durante la rovente estate 2022, ma solo perché l’acqua stentava a scorrere dai rubinetti e le colture agricole bruciavano sotto il sole e l’acqua mancava per ristorarle.
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