una positiva esperienza
Il Poderino è un luogo speciale per WWOOF Italia: ospita fin dalla fondazione la sede dell’Associazione e, fino a qualche anno fa, l’ufficio operativo che è stato gestito con dedizione da Bridget.
Raggiunta l’età della pensione e passate le consegne a Stana, Bridget ha potuto dedicare tempo ed energie alla sua passione: la food forest e altri sistemi alternativi di coltivazione di ortaggi.
L’acqua non è mai stata un problema in Casavecchia fino a che le analisi hanno rivelato un innalzamento (sembra per fortuna passeggero) di alcuni valori che hanno portato Bridget e i suoi compagni di avventura a scegliere la raccolta di acqua piovana per le irrigazioni con la conseguente necessaria regimazione, considerate anche le lunghe stagioni aride a cui stiamo andando incontro.
Gira che ti rigira la scelta è andata verso la sperimentazione dell’orto autoirrigante: è la stessa Bridget a raccontarcene gli esiti.
“Sono Bridget e vivo in un podere a Castagneto Carducci (LI), ho 200 ulivi, alberi da frutto, un orto e delle galline, il tutto coltivato ed allevato in modo biologico.
Sono un host WWOOF e tramite questa piattaforma è arrivato Lorenzo qualche tempo fa che vive qua da molto tempo oramai e si occupa della fattoria con me.
A causa di un problema con il nostro pozzo in settembre, abbiamo iniziato a cercare delle soluzioni valide per poter continuare a coltivare il nostro orto utilizzando solamente l’acqua piovana (disponevamo circa di 20.000 litri).
Chiedendo un po’ in giro ci è stato consigliato da un amico di acquistare il libro di Paolo Ermani e Alessandro Ronca. Abbiamo letto il libro e siamo rimasti entusiasti delle soluzioni proposte per poter costruire un orto autoirrigante: un’idea semplice e innovativa allo stesso tempo!
Dopo aver riflettuto sul come poterlo realizzare e acquistato i materiali necessari, in primavera abbiamo iniziato a costruirlo. E’ stato un lavoro duro e dispendioso per i materiali che abbiamo scelto di usare (nella speranza che duri il più possibile!), ma molto soddisfacente, soprattutto per i risultati conseguiti.
Abbiamo realizzato l’orto rialzato 50cm da terra e grande 6×1.40 metri, aggiungendo anche dei supporti in bambù per un eventuale ombreggiante e per favorire la crescita delle piante rampicanti. La vasca contiene 1000 litri d’acqua che va riportata a livello ogni 2 settimane circa.
A maggio abbiamo iniziato a piantare. Abbiamo ottenuto ad oggi insalate, molti kg di pomodori ciliegini, una pianta di zucchine che ha fornito (e fornisce tuttora) 1-2 zucchine al giorno per 2 mesi, 5 cetrioli al giorno da 3 piante per 3 mesi, una zucca Butternut mostruosa che ha prodotto 10 zucche fino a quando non abbiamo deciso di ritirarla perché stava usando troppa della nostra preziosa acqua piovana e 10 zucche per la nostra famiglia erano sufficienti. Meloni, melanzane, peperoni, molte erbe e insalata. Piante di cappero nei blocchi e così via. È stata una coltivazione a bassa manutenzione con risultati molto produttivi! Abbiamo imparato molto e speriamo di continuare a migliorare la nostra resa man mano che ci avviciniamo alla semina dell’orto autunnale. Non abbiamo usato l’ombreggiante ma le piante si sono ombreggiate a vicenda, come potete vedere dalle foto.
Consigliamo vivamente questo sistema a tutti, che ha sicuramente trasformato i prodotti del nostro orto pur essendo a bassissima manutenzione e consumo d’acqua.“
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