un contributo dalla News-letter di Comune-info
Non è facile orientarsi nel vuoto e nell’orrore dalla tante crisi di questo tempo per mettere in discussione forme di dominio e appropriazione della modernità capitalista, patriarcale e antropocentrica: i contributi dell’ecofemminismo rappresentano un puntello sempre più solido, vasto e prezioso in quella direzione. In questo articolo – pubblicato nel primo numero della rivista Quaderni della decrescita (più di una sorella di Comune) – si ragiona sui nodi chiave del femminismo ecologico, a cominciare dalla critica, molto dibattuta, del nesso donna/natura. E si mostrano anche le relazioni che esistono tra ecofemminismo e altre prospettive (quella decoloniale, antispecista, queer e quella della decrescita). Abbiamo bisogno di pertugi nei quali riconoscere mondi nuovi
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