Raccomandazioni per la conservazione della biodiversità in siepi e alberature

da | Mar 20, 2023 | Formazione, Progetti WWOOF Italia

di Enrico Bocchi – 15 maggio 2022

Che si trovino in ambiente naturale, rurale, o nei parchi pubblici e privati, è importante che le siepi mantengano la loro funzione di baluardi della biodiversità, conservando testimonianza della vegetazione che fu sacrificata per fare spazio all’agricoltura e agli insediamenti, e al tempo stesso consentendo di reintrodurre o introdurre quelle specie che più risultano rimaneggiate o scomparse in conseguenza delle attività antropiche.

In un contesto dove ancora si continua a consumare suolo e vegetazione spontanea con un dispendio di risorse tanto ampio quanto ingiustificato, conservare ciò che esiste e aumentarlo impiantando nuove siepi e alberature, è sicuramente un gesto lodevole e gratificante, e in epoca di mutamenti climatici lo è ancor di più se si riesce a favorire l’arrivo di specie mediterranee e contemporaneamente a mantenere quelle alpine.

Che conduca un piccolo podere o un grande latifondo ogni agricoltore può quindi dedicare un po’ del suo tempo alla conservazione della biodiversità, e lo può fare mentre mantiene efficiente l’ecosistema agrario, contrastando il dissesto idrogeologico.

A mio avviso, però, l’intraprendere attività di rinaturalizzazione o ripristino ambientale non deve essere pretesto per un ulteriore dispendio di risorse, né per l’agricoltore, né per la comunità; sono lavori per i quali basta poco, direi veramente a grandezza d’uomo.

Dal punto di vista strettamente pratico, al di là di motivazioni legate alla biodiversità, aggiungo qualche nozione fondamentale, che possa aiutare ad ottenere buoni risultati.

  1. Avere ben chiaro quale sia lo scopo pratico che ci si prefigge prima di impiantare una nuova siepe e sulla base di quello scopo, scegliere accuratamente le specie idonee a realizzare il progetto.
  2. Considerare per la scelta il maggior numero di specie tra quelle tipiche della zona, aggiungendone magari tra quelle di zone limitrofe; importante in questo frangente conoscere bene le caratteristiche del terreno, il tipo di clima, le dimensioni massime che potrà raggiungere la siepe e anche i regolamenti locali che stabiliscono distanze da confini e servitù varie.
  3. Procedere all’impianto sempre nei mesi autunnali, che consente di evitare il ricorso a impianti d’irrigazione.
  4. Non concimare mai il terreno, le piante selvatiche che compongono una siepe si adattano bene se la loro scelta è stata oculata.
  5. Non introdurre varietà fruttifere nelle siepi, che oltre a non essere adatte, potrebbero costringere a fare trattamenti dove vivono specie animali e vegetali che non li tollerano, o anche potrebbero abituare gli animali a consumare frutta non destinata a loro.
  6. Privilegiare, per quanto possibile, la forma libera di ognuna delle specie presenti nella siepe.
  7. Privilegiare nella scelta delle specie, quelle meno frequenti o rare, e di evitare invece quelle onnipresenti e invasive, le quali, di norma, riescono a propagarsi benissimo da sole.
  8. Impiegare le specie propaganti e stolonanti solo in situazioni dove il loro proliferare non costituisca problemi.
  9. Utilizzare per le siepi frangivento solo sempreverdi.
  10. Non ostacolare in alcun modo la crescita di specie erbacee e novellame sotto la siepe, evitando sfalci inutili e dannosi; col passare degli anni le siepi diventano luogo ideale dove trovare giovani piantine che possono essere espiantate e deportate altrove alla ripresa vegetativa primaverile.
  11. Non esitare minimamente a sopprimere specie indesiderate, togliendole quando sono in fioritura.

Pubblicato da Claudio per WWOOF Italia

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