La stessa area pianeggiante a ridosso del Tevere (arco verso NE) presso Città di Castello, fotografata nel 1954 (sopra) e nel 2017 (sotto). La giustapposizione tra spazi agricoli direttamente produttivi e spazi agricoli scarsamente produttivi o semi-naturali, è enormemente piu’ fitta sopra che sotto.

Si noti come nel 1954 (sopra) tutti gli elementi (sia natura, sia seminativi) tendano a essere dei filari. L’area è rimasta interamente agricola dal 1954 al 2017 ma cambia la natura delle infrastrutture rilevanti: la fitta e pervasiva alternanza natura/agricoltura del 1954, nel 2017 è quasi sparita e in gran parte sostituita da edilizia servente meccanizzazioni peraltro impieganti fonti energetiche fossili.

Siamo davanti a una agricoltura naturale quando ogni terreno coltivato effettivamente, per esempio un seminativo, si trova sufficientemente accostato da superfici non coltivate e lasciate per lo più alla natura. Dunque agricoltura e natura fittamente intersecate.
Le pratiche dell’agricoltura naturale contano sull’intensa penetrazione della natura dentro l’agronomia e dentro l’economia. Il paesaggio poderale è il risultato di questo sforzo: esporre seminativi, frutteti ecc., a molteplici ecosistemi specifici (come siepi, macchie, punti d’acqua, muri a secco, per citarne solo quattro).

Abbiamo per millenni accomodato l’agricoltura (la biodiversità agricola), dentro la natura (la biodiversità naturale), e abbiamo visto finora che pratiche che promuovono agricolture prive di alta presenza di natura, creano problemi molto gravi.
Dal 2014 si è costituito in WOOF Italia APS un gruppo di lavoro per la custodia dell’ecologia dei terreni GLCET, in breve GL, impegnato a studiare e mettere in pratica suggerimenti e metodi utili alla missione associativa di WOOF Italia APS, cioè promuovere lo sviluppo dell’agricoltura naturale come scelta di vita.

GL propone a WWOOF Italia di incrementare la consapevolezza dell’importanza della natura in agricoltura, di incrementare la conservazione di natura nel podere e nella fattoria, di definire se possibile le desiderabili proporzioni tra spazi produttivi e spazi non produttivi.
GL ha contribuito a realizzare Resifarms, il progetto poderi e fattorie resilienti: più formazione per più servizi ecosistemici offerti dai terreni agricoli semi-naturali finanziato dal programma Erasmus Plus della Commissione europea, terminato lo scorso 28 febbraio, che ha prodotto una guida di buone pratiche.

Ogni sezione della guida è dedicata a un tipico spazio dell’azienda agricola, funzionale in quanto non produttivo o molto poco produttivo, per esempio margini di campi, spazi coperti da alberi, pascoli. La guida orienta a conservare e/o creare questi elementi di natura evidenziandone i servizi, cioè il vantaggio economico (servizio ecosistemico) che l’azienda agricola ottiene dalla “agricoltura ad alto valore naturale”.

Da questo link si può scaricare la guida originale in inglese, e le versioni inglesi dei quattro video che Resifarms ha prodotti.

Da questo link si può scaricare la versione italiana della guida e le versioni italiane dei quattro video. WWOOF-IT ha in particolare co-finanziato i quattro video Resifarms la cui realizzazione è stata coordinata da Comitato per le oasi WWF dell’area fiorentina il partner italiano di Resifarms.
A partire dalla sezione siepi, GL ha cominciato ad adattare meglio al contesto italiano la guida Resifarms, e ha per ora prodotto un testo specifico sulle siepi, un testo sulla flora da considerare rilevante anche per le siepi, un testo pure rilevante per le siepi che descrive una parte dell’esperienza di Enrico Bocchi socio WWOOF in Neviano degli Arduini (PR).

Certamente le siepi sono un elemento di natura fondamentale per la durata di ogni attività agricola, e invero l’agricoltura che moltiplica le siepi e connette siepe a siepe, fa concretissima natura.
WOOF Italia ha riconosciuto il valore della proposta GL e della guida Resifarms e ha fatto propria la prospettiva la natura deve invadere l’agricoltura che stimola agricoltori e chiunque si interessi all’agricoltura, a progettare pratiche agricole con un approccio da naturalisti. A maggio scorso WWOOF Italia ha approvato il finanziamento di alcuni progetti tra cui le buone pratiche della bottega educativa diffusa WWOOF Italia proposto da alcune persone GL . Questo progetto ha iniziato un’indagine conoscitiva sulle pratiche in uso fra i soci per custodire i terreni, abitarli e coltivarli in armonia con la natura. Il progetto tiene conto del fatto che molti soci WWOOF Italia, con podere o meno, pur avendo notevoli conoscenze e esperienze di tali soluzioni contadine, le condividono troppo poco. Un obiettivo molto importante del progetto che terminerà nella primavera 2025, è fornire un elenco di posti dove specifiche soluzioni di agricoltura naturale sono in corso e visitabili. Le azioni concrete, conoscibili, migliorabili, sono l’agricoltura naturale di WWOOF-IT.

Per mettersi in contatto con il progetto, scrivere a marcellaleoncini75@gmail.com.

Una sezione del sito web WWOOF Italia sarà presto il deposito della documentazione mano mano elaborata da GL (tra altro, la rielaborazione delle sezioni della guida Resifarms sta continuando). La documentazione preparata da GL sarà quasi sempre aggiornabile: per esempio sono in preparazione un glossario e una lista di riferimenti bibliografici sull’agricoltura in generale, sulla necessità di pensare alla biosfera e alle diversità, ai beni comuni. Nel frattempo non perderemo tempo se sapremo dar spazio a una siepe.

Per mettersi in contatto con GL, scrivere a sa_ffran@tiscali.it

ATTIVITA’ associative

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